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Non approda in aula la proposta
avanzata dai capigruppo di minoranza di Pd, M5S e del gruppo
misto al Consiglio regionale della Calabria di chiedere il
referendum abrogativo dell’Autonomia differenziata. La prima
commissione consiliare che doveva discutere la proposta ha
infatti deciso di rinviare la trattazione mentre all’esterno
sindaci e amministratori favorevoli al referendum ha dato vita
ad un sit-in al quale hanno partecipato anche una delegazione
del Movimento 5 Stelle ed un presidio della Uil.

   
“E’ stata una iniziativa utile e positiva” ha detto il
sindaco del Comune e della Città Metropolitana di Reggio
Calabria Giuseppe Falcomatà. “Ringrazio i consiglieri regionali
che l’hanno promossa – ha aggiunto – e per avere stimolato un
ulteriore momento di confronto e di presenza rispetto al tema
dell’autonomia. La politica è anche questo. Sono battaglie che
vanno fatte nelle sedi istituzionali, ma che vanno portate
soprattutto fuori dai palazzi perché occorre il più possibile
confrontarsi con la cittadinanza e fare capire concretamente
quali sono gli effetti negativi dell’autonomia. Mi sembra che
questa attività stia già dando ottimi frutti, rispetto a quelle
che sono le firme raccolte in tutta Italia nei vari banchetti ed
in altre iniziative utili a far comprendere quanto il tema
dell’autonomia differenziata sta diventando percepito in maniera
concreta dalla cittadinanza”.

   
Tra gli amministratori presenti anche il neo-sindaco di Vibo
Valentia Vincenzo Romeo ed il vicesindaco di Catanzaro Giusy
Iemma. Ad accoglierli, i consiglieri firmatari della proposta di
Referendum. Il consigliere pentastellato Davide Tavernise si è
detto “felice per la presenza di tanti amministratori. È utile
fare fronte comune contro questa riforma non solo tra le
opposizioni ma anche tra le forze sindacali e politiche, per far
assumere una posizione netta al Consiglio regionale perché non
riusciamo a capire il presidente Occhiuto e la maggioranza di
governo regionale come intendono muoversi”.

   
Antonio Lo Schiavo (Misto) ha auspicato una presa di
coscienza netta: “La nostra proposta intende svelare la reale
volontà della maggioranza in Consiglio regionale. Vogliamo
capire se il Consiglio della Calabria è a favore del referendum
o se invece preferisce ancora fare melina”. “Abbiamo voluto la
presenza dei Sindaci – ha detto il capogruppo del Pd Domenico
Bevacqua – per dimostrare che su questa battaglia ci sono le
Istituzioni calabresi. Le stesse che devono difendere i diritti
essenziali dei calabresi, che sono sanità, istruzione e
mobilità”.

   
“Il nostro no all’Autonomia – ha affermato Giusy Iemma – è un
no convinto. Lo diciamo da sempre, ma la cosa che ci soddisfa di
più è che lo dicono le italiane e gli italiani. Sono
trecentomila le firme finora raccolte a dimostrazione che sta
crescendo la consapevolezza e la convinzione che è una legge
sbagliata; che non è soltanto una legge spacca-Italia, ma che
compromette l’unità d’Italia, la coesione sociale e aggredisce
quelli che sono i principi fondamentali della Costituzione e
della democrazia”. “Siamo qui per chiedere al centrodestra
calabrese una posizione ferma”, ha detto Romeo.

   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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Fonte www.ansa.it 2024-07-31 13:21:40

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