“La ‘ndrangheta presenta due facce.
Una arcaica, che è organizzata gerarchicamente, ed una che ha
avuto la possibilità, come hanno dimostrato soprattutto le
inchieste della Dda di Reggio Calabria, di introdursi nelle
logge massoniche deviate e che, grazie a questo, è diventata
invisibile”. Lo ha detto il capocentro della Dia di Catanzaro,
Beniamino Fazio, parlando con i giornalisti a Rende, a margine
della presentazione all’Università della Calabria della
relazione sulla situazione della criminalità organizzata nel
territorio del Distretto giudiziario di Catanzaro.
“Proprio per questo – ha aggiunto Fazio – la ‘ndrangheta è
diventata con gli anni sempre più insidiosa e pericolosa. É vero
che è diminuito il numero degli omicidi, ma questo non vuol dire
che si sia attenuata la pericolosità della ‘ndrangheta. Il dato
significativo, piuttosto, é che c’é una risposta minore della
società civile. La ‘ndrangheta è diventata pericolosa perché c’è
una sistematica sottovalutazione della sua forza a livello di
opinione pubblica. Gli omicidi sono soltanto una forma di
assestamento fra cosche. Ecco perché l’organizzazione criminale
calabrese si è introdotta in maniera silente nel tessuto sociale
ed economico della regione”.
L’attività di riciclaggio viene messa in atto mediante
l’acquisto di beni di lusso e l’avvio di attività, in
particolare, nei settori della ristorazione e degli autolavaggi.
“E’ chiaro – ha detto Fazio – che dove ci sono i soldi c’è la
criminalità organizzata. La ‘ndrangheta è interessata, in
particolare, ai fondi previsti dal Pnrr, ma estende i suoi
tentacoli anche sui finanziamenti per il Giubileo del 2025, per
i giochi olimpici e paraolimpici del 2026 a Milano e per il
Ponte sullo Stretto. Devo dire, però, che ci sono stati precisi
interventi da parte del ministro dell’Interno, Piantedosi,
finalizzati a potenziare i gruppi interforze in seno alle
Prefetture costituiti da Guardia di finanza, polizia,
carabinieri e Dia per monitorare le imprese che potrebbero
beneficiare illecitamente di questi fondi. La lotta alla
‘ndrangheta, però, non può essere semplicemente riservata e
delegata alle forze dell’ordine e alla magistratura, ma ci vuole
un atteggiamento più consapevole da parte di tutti i cittadini
che dobbiamo veicolare attraverso gli organi d’informazione, la
scuola e le università per rendere i cittadini ancora più
consapevoli della gravità del fenomeno criminale”.
Secondo quanto si afferma nella relazione della Dia, la prima
forma di finanziamento cui attinge la ‘ndrangheta resta la
droga. E questo é dimostrato dagli elevati quantitativi di droga
che hanno avuto come baricentro logistico e punto privilegiato
d’ingresso il porto di Gioia Tauro. “Il narcotraffico – ha detto
Fazio – è la prima forma di guadagno che consente alla
‘ndrangheta di investire poi questi soldi nelle più disparate
attività economiche”.
Il funzionario della Dia ha poi fatto riferimento agli appalti
per l’ammodernamento della statale 106 ionica. “C’è una
collaborazione attiva – ha detto Fazio – da parte della società
civile e delle forze dell’ordine. Le Prefetture sono molto
attente a quello che sta succedendo nei vari cantieri e sta
puntualmente respingendo ogni tentativo di infiltrazione
mafiosa. Da qui la mia convinzione che l’opera sarà consegnata
nei tempi previsti”.
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Fonte www.ansa.it 2024-07-02 12:50:09