Beni per un milione di
euro sono stati confiscati a Domenico Foti, di 63 anni detto
“Vecchia Romagna”, ritenuto esponente della cosca Labate di
Gebbione, un quartiere nella periferia sud di Reggio Calabria.
Lo ha stabilito la sezione Misure di prevenzione del Tribunale
reggino che ha accolto la richiesta del procuratore Giovanni
Bombardieri e degli aggiunti Walter Ignazitto e Stefano
Musolino.
Il provvedimento è stato eseguito dalla polizia di Stato che
ha posto i sigilli al patrimonio mobiliare e immobiliare di
Domenico Foti, imprenditore reggino attivo nel settore della
produzione e commercio di packaging industriale. In passato
coinvolto nell’inchiesta “Larice 1”, l’imprenditore era stato
condannato dalla Corte d’Assise d’Appello di Reggio a 4 anni e 6
mesi di carcere per associazione mafiosa. Per lo stesso reato,
nel dicembre 2021 è stato condannato a 17 anni e 4 mesi. Si
tratta, però, di una sentenza di primo grado rimediata nel
processo “Heliantus” per il quale è in corso l’appello.
Le indagini patrimoniali hanno dimostrato che l’imprenditore,
in un arco temporale compreso fra la metà degli anni ’80 ed il
dicembre 2021, aveva accumulato un ingente capitale,
sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati.
Per questo motivo, su richiesta della Dda, il Tribunale ha
confiscato un’impresa individuale, un fabbricato industriale e
un appezzamento di terreno, tutti ubicati a Reggio Calabria.
Rientrano nel provvedimento di confisca anche due veicoli
aziendali e diversi rapporti finanziari, per un ammontare
complessivo di un milione di euro. Nei confronti di Foti,
infine, i giudici hanno disposto la misura di prevenzione della
sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di
residenza per quattro anni.
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Fonte www.ansa.it 2024-06-07 12:56:08