Diamanti, collane,
bracciali e anelli d’oro, orologi di lusso e conti correnti in
Italia, Spagna e Germania, per un valore di oltre 2 milioni di
euro, sono stati sequestrati dalla guardia di finanza di Reggio
Calabria a un sedicente promotore finanziario reggino. L’uomo è
ritenuto il vertice di un’associazione a delinquere finalizzata
alla commissione di reati quali l’abusiva raccolta e gestione
del risparmio, la vendita di strumenti finanziari fasulli,
l’autoriciclaggio e l’impiego di denaro, beni o utilità di
provenienza illecita.
Il sequestro è stato disposto dalla sezione Misure di
prevenzione del Tribunale su richiesta della Procura di Reggio
Calabria guidata da Giovanni Bombardieri che ha coordinato
l’inchiesta condotta dai finanzieri del Comando provinciale e
del Nucleo speciale di polizia valutaria.
Le fiamme gialle hanno ricostruito il patrimonio del
promotore finanziario abusivo valorizzando le risultanze di
precedenti indagini condotte dal Nucleo di polizia
economico-finanziaria e dal Nucleo speciale polizia valutaria,
nel cui ambito è emerso come il soggetto, agendo sotto lo
schermo di società finanziarie appositamente costituite, avrebbe
ricevuto denaro da centinaia di risparmiatori, residenti in
tutta Italia, prospettando rendimenti particolarmente
allettanti.
La raccolta del denaro sarebbe avvenuta mediante la stipula
di contratti nell’ambito di un “sistema piramidale”, una sorta
di “schema Ponzi” in cui le entrate, che consentono di
finanziare il corrispettivo promesso ai partecipanti, non
derivano da un’attività reale, bensì dal beneficio economico
conseguente all’ingresso di altri soggetti nel sistema.
Dalle indagini è emersa la divergenza tra gli esigui redditi
dichiarati e le effettive disponibilità del falso promotore
finanziario contro il quale ci sono le dichiarazioni dei
risparmiatori raggirati. Da qui la decisione dei magistrati di
sequestrare, ai fini della confisca, il “tesoretto”
dell’indagato per il quale è stata ritenuta la pericolosità
sociale. Il finto promotore finanziario, infatti, viveva
abitualmente dei proventi illeciti derivanti dalle attività
illegalmente esercitate.
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Fonte www.ansa.it 2024-05-10 08:00:38