Le persone fragili sono in aumento, non solo per ragioni demografiche – gli over 65 sono ormai il 25% degli italiani – ma anche per la presenza di una serie di patologie (dai tumori al diabete) che rendono questi pazienti più esposti a complicanze di ogni tipo, comprese quelle infettive, molte delle quali sono prevenibili con i vaccini. Per proteggere al meglio questa popolazione di anziani e fragili bisogna essere proattivi e gli ospedali possono giocare un ruolo primario. Così il Policlinico Gemelli di Roma, in linea con il Piano nazionale per la prevenzione vaccinale 2023-2025, da aprile promuoverà un’offerta vaccinale ‘proattiva’ per fragili e anziani, presso un ambulatorio ospedaliero. E per individuare tra tutti i pazienti che transitano in ospedale quelli che rispondono alle caratteristiche di ‘fragilità’, il Gemelli, nell’ambito del progetto nazionale Dare (DigitAi lifelong pRevEntion), ha messo a punto un algoritmo di intelligenza artificiale così da offrire loro le strategie di prevenzione vaccinale più idonee.
“Al Gemelli – spiega Patrizia Laurenti, direttore Uoc di Igiene ospedaliera della Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs e docente di Igiene all’università Cattolica, campus di Roma – su 90mila pazienti dimessi l’anno, circa la metà è composta da soggetti potenzialmente fragili (pazienti oncologici, diabetici, immunodepressi, trapiantati). Per tutti loro potrebbe essere programmata una protezione vaccinale per malattie quali influenza, Covid-19, polmonite da pneumococco, Herpes zoster e, prossimamente, virus respiratorio sinciziale. Fondamentale l’alleanza con i clinici e gli specialisti che assistono questi pazienti perché ci aiutino a individuare, rispetto al loro percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale, il momento migliore per offrire questa copertura vaccinale”.
“La possibilità di offrire queste vaccinazioni in un setting ospedaliero – prosegue la specialista – è…
Fonte www.adnkronos.com 2024-03-26 11:13:48