Reggio Calabria – Nel corso della seduta del consiglio comunale, dopo la relazione dell’assessore al Bilancio, Domenico Battaglia, sul punto all’ordine del giorno relativo alla deliberazione Corte dei conti n. 139/2023: ossia l’adozione di misure correttive finalizzate all’efficientamento del sistema delle riscossioni, è intervenuto il sindaco Giuseppe Falcomatà.
«Tutto ha una storia e questa storia parte da molto lontano – ha evidenziato il primo cittadino – si è già detto della prima scelta importante della nostra amministrazione di non dichiarare il dissesto con le conseguenze del caso. La nostra città, il “caso Reggio”, è divenuto paradigma di tutte le difficoltà che, non solo al Sud, ma in tutta Italia i Comuni affrontano. Da un lato per problemi strutturali e scelte politiche disinvolte, altre volte per problemi strutturali e scelte politiche negative. Quel percorso, quel lavoro quotidiano con Anci, col ministero degli Interni, in particolare il Dipartimento di controllo e vigilanza sugli enti locali, sulle spese e la ragioneria ha portato all’adozione di alcune scelte che fecero i governi di allora. Basta col dare solamente del tempo ai Comuni, perché il procrastinare più in là il ripiano del disavanzo incideva sulle future generazioni. Si decise di dare risorse agli enti locali per azzerare il disavanzo e metterli davvero nelle condizioni di ripartire. L’inverso di ciò che si oggi vuole fare con l’autonomia differenziata».
«L’idea di dare gli strumenti ai comuni e non solo il tempo – ha aggiunto il sindaco – si è tradotta poi nel decreto Agosto del 2020 che ha portato alla sottoscrizione del Patto per Reggio con risorse, non solo nella nostra città. Si tratta di un Patto che, dentro una cornice di carattere generale, ovvero quello di dare risorse ai Comuni sedi di città metropolitana, con un disavanzo pro-capite di 700 euro, di fatto ha risolto il problema di Reggio e pochi altri comuni. Dentro quei 2…
Fonte www.newz.it 2024-02-26 16:56:59