Cefalea, astenia, stanchezza, vertigini. Sono i principali sintomi fisici del Long Covid, riscontrati a 18 mesi di distanza dall’infezione. Sul piano psichico, invece, in diversi casi si registrano ancora ansia, depressione, insonnia. Un quadro che emerge da un ampio studio, che coinvolge oltre duemila pazienti, avviato due anni fa dalla Fondazione Brf Onlus – Istituto per la ricerca scientifica in psichiatria e neuroscienze, come spiega all’Adnkronos Salute il neurologo e psichiatra Armando Piccinni, presidente della Fondazione e docente all’università Unicamillus.
I i sintomi fisici
“Due anni fa abbiamo messo a punto – racconta Piccinni – un protocollo di studio, basato su una batteria di quesiti che ci ha permesso di raccogliere informazioni dettagliate, da pazienti che avevano avuto il Covid, attraverso questionari proposti a distanze temporali precise, inizialmente ogni tre mesi per due volte, successivamente ogni 6 mesi. E questo, nel disegno della ricerca, per 3 anni. Ora siamo al secondo anno di osservazione e continuiamo a monitorare i sintomi del Long Covid”.
L’indagine “ha riguardato tutti gli organi, con una maggiore attenzione al cervello, che è il nostro specifico settore di studio. Il risultato è stato che, a distanza di 18 mesi, in base ai dati analizzati, esiste una prevalenza, che presto potremo più precisamente quantificare, soprattutto per disturbi come cefalea (in persone che prima non ne soffrivano), astenia, quindi con stanchezza muscolare, e le vertigini”. Ma permangono anche altri sintomi come “l’insonnia che è un disturbo invalidante. Per chi ne soffre, tra l’altro, comincia una serie di problemi legati alla ricerca di una soluzione che spesso passa per l’automedicazione con tutte le conseguenze, a partire da una mancata presa in carico da parte del medico che consentirebbe di affrontare il problema all’origine”.
I sintomi nella psiche
Sul piano psichiatrico, invece, i sintomi…
Fonte www.adnkronos.com 2024-02-09 10:21:31