“Nel distretto si registrano da
almeno 30 anni i medesimi problemi: gli aumenti di organici
rimangono sulla carta per mancata risposta agli interpelli o per
il susseguirsi dei trasferimenti”. Il problema della pianta
organica è stato tra i primi affrontati dal presidente facente
funzioni della Corte d’Appello di Catanzaro, Gabriella Reillo,
in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario.
“Il turn over – ha aggiunto – risulta particolarmente
incidente nei Tribunali di Catanzaro, il più grande della
regione, e di Vibo Valentia. Nonostante ciò continua un
andamento positivo rispetto agli obbiettivi del Pnrr”. Per
quanto riguarda la Corte d’appello “pur in assenza di 9
consiglieri su 32, è riuscita a mantenere il clerance rate del
civile molto prossimo a uno ed ha definito 1.089 processi penali
in più rispetto allo scorso anno”.
Nel penale il distretto “si caratterizza per la preponderanza
di procedimenti per associazione mafiosa, e numerosi reati fine,
con un elevato numero di imputati e di capi di imputazione, che
esigono gravose istruttorie, i cosiddetti maxi processi.
Sostanzialmente stazionario – ha rilevato Reillo – il dato dei
procedimenti per omicidio volontario, 10, oltre a uno per
omicidio per lupara bianca a Vibo. Va rilevata l’assenza di
omicidi volontari nei circondari di Crotone e Lamezia Terme e il
dato positivo che nel circondario di Vibo va menzionato come
unico omicidio quello di lupara bianca, con inversione del trend
negativo che aveva portato tale circondario ad essere quello con
il maggior numero di delitti violenti contro la persona in
Italia”.
“Sempre elevato”, ha rilevato Reillo, “il numero dei
procedimenti sulla violenza di genere: nel solo circondario di
Catanzaro sono 191. Nel 2023 non si sono registrati femminicidi,
in positiva controtendenza rispetto ad un fenomeno allarmante
che coinvolge tutto il Paese”.
Riguardo gli omicidi la relazione punta il dito sul fatto che
parte sia da imputare a soggetti con patologie psichiatriche.
Circostanza questa che “pone in evidenza il funzionamento dei
centri di salute mentale. In proposito la Corte d’appello sta
contribuendo alla redazione di un protocollo di intesa con il
dipartimento di Salute mentale”.
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Fonte www.ansa.it 2024-01-27 11:20:50