Reggio Calabria – Nelle ultime settimane nella provincia di Reggio Calabria, si sono già verificati molti casi di truffa con la tecnica del finto nipote (prossimo familiare) o del finto avvocato : il modo ricorrente è costituito da una telefonata (generalmente all’utenza fissa) all’anziano nel corso della quale il sedicente racconta che un parente dello stesso anziano, un figlio o un nipote, o la medesima persona che l’ha subita, sono rimasti coinvolti in un incidente e avrebbero bisogno, per non avere problemi con la giustizia, di pagare subito, in contanti, una sorta di cauzione. La vittima, messa in agitazione dalla telefonata concitata e spesso disturbata nella comunicazione, crede al racconto e fornisce il denaro contante ad un emissario inviato a casa dal finto avvocato, ma in realtà un complice dello stesso. Molte volte viene richiesto alla vittima che riferisce di non avere contanti di fornire quanto in suo possesso. Nella circostanza la vittima mette a disposizione del malfattore monili in oro o preziosi in genere in suo possesso.
Quello appena descritto non è l’unico stratagemma utilizzato.
Altre volte il truffatore si presenta come funzionario Inps, Enel o Inpdap: si presenta alla porta delle persone anziane con la scusa di dover controllare la posizione pensionistica o contributiva; o ancora per controllare il contatore del gas, della luce ecc. ma in realtà raggirano le persone facendosi consegnare soldi o sottraendo beni o altre cose di valore. Ricordatevi che prima di fare dei controlli nelle case, gli Enti affiggono preventivamente degli avvisi nel palazzo con dei recapiti che potete chiamare.
Ed ancora:
La truffa della consegna di un pacco postale: chi telefona riferisce di dover consegnare un pacco importate per un parente, ma che in cambio bisogna versare del denaro. Ricordatevi che il corrispettivo di un pacco in consegna viene sempre pagato prima della spedizione e soprattutto che in nessun caso il corrispettivo può essere…
Fonte www.newz.it 2024-01-13 11:00:38