La Corte d’Appello di
Reggio Calabria ha assolto l’avvocatessa Giulia Dieni, di 61
anni, che era stata arrestata nel 2014 con l’accusa di
associazione per delinquere di tipo mafioso nell’ambito
dell’operazione “Rifiuti 2”, condotta dai carabinieri del Ros e
coordinata dalla Dda reggina.
Al centro dell’inchiesta la cosca Alampi della ‘ndrangheta,
infiltratasi, secondo l’accusa, negli appalti per la raccolta
dei rifiuti attraverso il controllo di alcune imprese del
settore.
L’avvocatessa Dieni era stata condannata dal Tribunale ad 8
anni di reclusione, ridotti in appello a 4 anni e 8 mesi. La
sentenza di secondo grado era stata successivamente annullata
con rinvio, nel 2021, dalla Corte di cassazione. Da qui la
celebrazione di un secondo processo d’appello a carico della
professionista.
Lo stesso Procuratore generale d’udienza, Danilo Riva, aveva
chiesto l’assoluzione dell’avvocatessa.
La Corte, presieduta da Alfredo Sicuro, ha assolto anche
un’altra imputata, Carmela Alampi, di 52 anni, che era stata
condannata nel primo processo d’appello a 4 anni e 8 mesi di
reclusione. Carmela Alampi é la sorella dell’imprenditore Matteo
Alampi, di 54 anni, accusato di essere legato alla ‘ndrangheta e
già condannato nel 2021 a 14 anni di reclusione.
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Fonte www.ansa.it 2024-01-11 19:21:12