In pazienti con mieloma multiplo resistente o recidivo, una nuova associazione di farmaci, belantamab mafodotin con bortezomib più desametasone (BorDex), ha prolungato significativamente il tempo libero da progressione della malattia e la sopravvivenza rispetto a daratumumab più BorDex, lo standard di cura. Sono i risultati positivi di un’analisi di efficacia ad interim pianificata dello studio Dreamm-7, appena diffusi da Gsk, che valuta belantamab mafodotin come trattamento di seconda linea per il mieloma multiplo recidivante o refrattario. Il mieloma multiplo è il terzo tumore del sangue più comune a livello globale. Ogni anno nel mondo vengono diagnosticati circa 176 mila nuovi casi. La ricerca di nuove terapie è necessaria poiché il mieloma multiplo diventa comunemente refrattario ai trattamenti disponibili.
“I pazienti affetti da mieloma multiplo – afferma Hesham Abdullah, Vicepresidente senior, Global Head Oncology, R&D, Gsk – necessitano, dopo la prima recidiva, di opzioni terapeutiche efficaci, facilmente accessibili e con nuovi meccanismi d’azione. Siamo particolarmente incoraggiati dal potenziale di belantamab mafodotin in combinazione con BorDex nel far fronte alle esigenze insoddisfatte nel mieloma multiplo recidivante/refrattario, dato il confronto testa a testa con il regime di cura standard basato su daratumumab”.
La sicurezza e la tollerabilità della combinazione con belantamab mafodotin – spiega una nota – sono coerenti con il profilo di sicurezza noto per i singoli farmaci. I risultati dell’analisi provvisoria saranno presentati in un prossimo incontro scientifico e condivisi a livello di esperti sanitari. Il programma di sviluppo clinico Ddreamm (DRiving Excellence in Approaches to Multiple Myeloma) continua a valutare il potenziale di belantamab mafodotin nelle prime linee di trattamento e in combinazione con nuove terapie e trattamenti standard di cura. Ciò include lo studio testa a testa di…
Fonte www.adnkronos.com 2023-11-27 17:38:00