“La pasta è cibo antichissimo, la cui produzione e consumo sono naturali conseguenze dell’evoluzione della cultura alimentare dei popoli. Ed è, in assoluto, il cibo più italiano che ci sia, rinomato in tutto il mondo per le sue proprietà nutrizionali e la sua versatilità. Le atmosfere e le sensazioni che girano intorno a un piatto di pasta sono entrate prima nella letteratura e poi nel cinema, offrendo lo spunto per molti capolavori”. Così all’Adnkronos Salute l’immunologo Mauro Minelli, responsabile per il Sud della Fondazione italiana di medicina personalizzata, celebrando oggi la ‘Giornata mondiale della pasta’.
“Lunga è la storia della pasta”, premette Minelli, citando la prima ricetta in cui in cui il pomodoro è abbinato alla pasta, tratta dall’appendice ‘Cucina casereccia’ allegata alla seconda edizione della ‘Cucina teorico-pratica’, pubblicata nel 1839, da Ippolito Cavalcanti, duca di Buonvicino. “Lunga e articolata nelle sue progressive evoluzioni – prosegue – che hanno visto i ‘maccheroni’ entrare da protagonisti nell’alimentazione pressoché quotidiana del popolo che a quel cibo si è così tanto legato da continuare a prevederne produzioni in proprio. Appartiene, infatti, alla nostra memoria tutt’altro che remota l’usanza del fare la pasta a casa – ricorda – e cioè di ammassare farina ed acqua su un’apposita panca per formare, con vigorose rotazioni delle braccia e delle mani, un impasto compatto e poi delicatamente disteso a prendere la forma di un rotolone da cui ottenere maccheroni alla chitarra, tagliolini, vermicelli ed orecchiette”.
Ma quali sono le sue caratteristiche nutrizionali e i benefici? “Varrà sempre la pena ricordare che in tutte le sue forme, dalle ruote alle farfalle, la pasta è sempre al primo posto nell’elenco dei cibi irrinunciabili – sottolinea – tanto più se si parte dal presupposto che il 45-60% delle calorie giornaliere deve derivare dall’assunzione di carboidrati, meglio se…
Fonte www.adnkronos.com 2023-10-25 14:59:50