In Italia, la vaccinazione anti-Herpes Zoster ha sempre registrato bassi livelli di copertura, a causa di una molteplicità di fattori: la scarsa conoscenza della malattia e della vaccinazione anche tra gli operatori sanitari e, non da ultimo approcci diversificati tra le Regioni su modalità d’offerta e fasce d’età. Anche in Lombardia si riscontra un basso livello di conoscenza sia della malattia che dei benefici della vaccinazione, ma i cittadini sono disponibili a saperne di più. “Anche se 9 lombardi su 10 sono a conoscenza dell’esistenza del vaccino anti-Herpes Zoster, meno del 20% si dichiara ben informato. Tra gli indecisi quasi il 40% effettuerebbe la vaccinazione se il medico di base o il sistema sanitario regionale proponessero la vaccinazione”, ha riferito Daniela Bianco, Partner e responsabile area Healthcare di The European House-Ambrosetti, presentando i risulti dell’indagine realizzata in collaborazione con Swg, oggi a Palazzo Pirelli, a Milano, durante un evento patrocinato da Regione Lombardia, realizzato da The European House-Ambrosetti con il contributo non condizionante di Gsk.
“Il luogo in cui viene effettuata la vaccinazione (centro vaccinale, Medico di medicina generale o farmacia) – continua Bianco – non è invece un fattore determinante per un terzo degli intervistati. Emerge quindi la necessità di rafforzare le attività di comunicazione verso i cittadini ma anche gli operatori sanitari, obiettivi del nuovo Piano nazionale della prevenzione vaccinale (Pnpv), cruciali per contrastare il fenomeno dell’esitazione vaccinale”. Si stima che in Italia, ogni anno, oltre 150mila persone si ammalino di Herpes zoster – spiega una nota – e che circa 1 adulto su 3 sia a rischio di sviluppare l’infezione la cui severità aumenta con l’età a causa dell’immunosenescenza, l’invecchiamento biologico del sistema immunitario. Il rischio di sviluppare l’infezione – conosciuta anche come Fuoco di…
Fonte www.adnkronos.com 2023-10-20 15:28:35