Un segnale di quello che
potrebbe accadere se il porto di Gioia Tauro dovesse essere
ridimensionato a causa della direttiva Ets che introduce tasse a
chi usa combustibili fossili sulle navi nel Mediterraneo.
Migliaia di persone, tra portuali, cittadini, rappresentanti
politici ed istituzionali, tra cui decine di sindaci, si sono
fermati per un’ora davanti al gate portuale per chiedere alla Ue
di rivedere la direttiva che potrebbe penalizzare il più grande
hub di transhipment del paese.
“La mia interlocuzione con il Governo è quotidiana – ha detto
il presidente della Regione Roberto Occhiuto – e ho chiesto di
mettere all’attenzione della Commissione Europea la revisione
della direttiva. Mi è stato detto che esistono spiragli. La
difesa dell’ambiente non va fatta stupidamente, ma in maniera
intelligente, e se non si interverrà per correggere questa norma
le navi passeranno dal Mediterraneo inquinando lo stesso ma
spostando le merci su altri porti. Lo dobbiamo impedire”.
Davanti ai cancelli del porto numerose delegazioni di
portuali: i dipendenti dei due terminalisti di Mct e di
Automotive Gioia Tauro, quelli delle società esterne, i
manutentori, le società di servizi portuali e marittimi e tanti
cittadini preoccupatissimi per quello che sta accadendo. Ha
partecipato anche una nutrita delegazione dei dipendenti del
gruppo Callipo che a Gioia Tauro ha lo stoccaggio del tonno
lavorato nello stabilimento di Maierato. “Se chiude Gioia Tauro
– ha detto Pippo Callipo – chiuderà anche la nostra azienda
perché ci verrà meno il polo logistico di importazione del
tonno”.
Al flash mob organizzato dall’Autorità di sistema portuale
guidata da Andrea Agostinelli, tanti politici di vari
schieramenti tra i quali i deputati Arruzzolo, Cannizzaro e
Minasi, l’eurodeputato Grant, consiglieri e assessori regionali.
Nessun comizio, ma un grande presidio che è servito, come ha
ricordato Agostinelli, a far capire al Governo e
all’Europarlamento le contraddizioni di una norma che mette a
rischio gli scali italiani ed europei favorendo quelli del Nord
Africa, senza ridurre alcun effetto inquinante. Una
manifestazione che è stato un segnale del crescente malcontento
che si registra in Calabria e non solo.
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Fonte www.ansa.it 2023-10-17 15:19:09