E’ la nuova frontiera della lotta al cancro, una prevenzione attiva sulle condizioni che possono far nascere un tumore. Si chiama ‘Cancer Driver Interception’. “E’ provato scientificamente: la cancerogenesi dura anni. All’inizio si verificano alcune condizioni predisponenti che, se intercettate e modificate, possono arrestare il processo, prevenendo l’insorgere della neoplasia. Condizioni ora chiare e studiate con decine di pubblicazioni scientifiche, che possono essere monitorate con semplici test. In Italia è stato messo a punto il più innovativo modello operativo al mondo: il protocollo Helixafe”. Lo ha detto Adriana Albini, oncologa dell’Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano, responsabile del Working Group Cancer Prevention di Aacr (American Association for Cancer Research), intervenendo oggi in Senato alla Consensus Conference di presentazione del ‘Nuovo approccio nella prevenzione dei tumori, in Italia il primo modello al mondo’, su iniziativa del presidente della X Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale, Francesco Zaffini, e promossa da Bioscience Foundation, associazione no profit che nasce dalla collaborazione fra Università Tor Vergata di Roma e sita presso l’Ospedale San Raffaele di Milano, con un comitato scientifico di assoluto livello.
“Una vera e propria rivoluzione – sottolinea Rossana Berardi, professore ordinario di Oncologia all’Università Politecnica delle Marche e membro del direttivo nazionale Aiom (Associazione italiana di oncologia medica) – Trasforma radicalmente il punto di vista sull’approccio ai tumori, incentrato oggi esclusivamente sulla diagnosi precoce e sulle terapie, a partire dall’individuazione di ‘cancer drivers’ che intercettano e trattano le condizioni fisiopatologiche che determinano lo sviluppo dei tumori. Come per le malattie cardiovascolari possiamo controllare la pressione arteriosa e il livello di colesterolo, fattori di…
Fonte www.adnkronos.com 2023-10-11 17:00:59