Esistono 4 tipi di obesità. La malattia cronica, recidivante, multifattoriale, eterogena, la cui prevalenza dal 1980 in tutto il mondo è più che raddoppiata, è al centro del VI congresso nazionale della Società italiana di nutrizione clinica e metabolismo (Sinuc) dove si affronta l’argomento alla luce delle più recenti evidenze.
Tra queste, la scoperta e la catalogazione di 4 principali ‘tipi’ di obesità: ‘cervello affamato’ (principalmente controllato dall’asse cervello-intestino e necessità di maggiori calorie per raggiungere la pienezza e la sazietà); ‘fame emotiva’ (desiderio di mangiare per far fronte a emozioni positive o negative, comportamento ‘edonico’); ‘intestino affamato’ (durata anormale della pienezza con svuotamento gastrico più rapido); ‘combustione lenta’ (diminuzione del tasso metabolico).
“L’eterogeneità tra i pazienti con obesità è particolarmente evidente nella risposta di perdita di peso agli interventi sull’obesità, come diete, farmaci, dispositivi e interventi chirurgici. È ormai assodato che l’approccio di diminuire l’apporto calorico e aumentare il movimento è inefficace e superato – spiega Maurizio Muscaritoli, presidente Sinuc – e non possiamo più ignorare che proprio l’eccesso di peso sia responsabile di circa 70mila morti evitabili l’anno solo nel nostro Paese”. La novità è aver “catalogato l’obesità in quattro ‘fenotipi’ – sottolinea Muscaritoli – ossia il complesso delle caratteristiche di un organismo che risultano dall’interazione fra la sua costituzione genetica e l’ambiente: cervello affamato (sazietà anormale), fame emotiva (mangiare edonico), intestino affamato (sazietà anormale) e combustione lenta (rallentamento del tasso metabolico)”.
Capire come e perché alcune persone accumulano peso – riferisce una nota Sinuc – è stato un obiettivo degli scienziati allo scopo di scardinare il meccanismo patologico e trovare strategie per riportare al peso considerato normale. In…
Fonte www.adnkronos.com 2023-10-05 15:31:11