Liste d’attesa, valorizzazione del ‘capitale umano’, potenziamento di territorio e ospedali. Mentre la Nadef (Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza) sta mettendo a fuoco i margini di manovra possibili per la sanità, sono queste alcune delle principali sfide su cui potrebbe concentrarsi la partita per il settore. Uno degli obiettivi era stato esplicitato in più occasioni dallo stesso ministro della Salute, Orazio Schillaci: parlando delle risorse aggiuntive per il Fondo sanitario nazionale, in vista della legge di Bilancio, la cifra di riferimento è stata ripetutamente indicata come 3 o 4 miliardi in più, da destinare in maniera prioritaria al personale del Servizio sanitario nazionale.
Di un altro nodo cruciale aveva invece avuto modo di parlare a inizio mese anche il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani: “Pensiamo anche alle detassazione degli straordinari di medici e infermieri per cominciare a risolvere la questione delle liste di attesa”, aveva spiegato. L’ipotesi che potrebbe concretizzarsi nella prossima Manovra, secondo anticipazioni riportate dal ‘Sole 24 ore’, è una flat tax al 15% sul lavoro extra di medici e infermieri. Mentre il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, nei giorni scorsi puntava i riflettori sul rinnovo dei contratti. Dopo la firma della pre-intesa per il Ccnl 2019-2021 di medici, veterinari e dirigenti sanitari, un’indicazione importante potrebbe arrivare dalla Nadef per il nuovo contratto 2022-2024. A quanto si apprende, poi, nei collegati ci sono due proposte di legge: una su riorganizzazione e potenziamento dell’assistenza territoriale e ospedaliera e una su riordino professioni sanitarie ed enti vigilati.
“Premesso che non abbiamo certezze – commenta all’Adnkronos Salute Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo) – però abbiamo molta fiducia che le anticipazioni e le priorità indicate dal…
Fonte www.adnkronos.com 2023-09-30 17:17:54