“E’ il futuro”. Pietro Mortini, primario di neurochirurgia dell’Irccs ospedale San Raffaele di Milano e professore ordinario di neurochirurgia all’università Vita-Salute San Raffaele promuove la sperimentazione lanciata Elon Musk.
La notizia rilanciata dal magnate via social sull’avvio del reclutamento da parte della società Neuralink di pazienti per i primi test clinici su impianti di chip cerebrali “ha fatto grande scalpore. Dal mio punto di vista, credo che Musk stia iniziando un percorso che vedrà delle applicazioni interessanti ed è l’inizio di quel settore che si chiama brain-computer interface. E’ estremamente affascinante l’idea di mettere in comunicazione il nostro cervello, che produce dei potenziali elettrici, con degli strumenti esterni per vicariare la mancanza di funzioni del nostro corpo oppure per stimolare il nostro corpo a eseguire dei movimenti in caso di lesioni prodotte da malattie o traumi. E’ il futuro. Evidentemente dovremo aspettare di vedere i risultati”, evidenzia Mortini all’Adnkronos Salute.
“Non dimentichiamo che la concessione di una ‘Fda approval'”, via libera dell’ente regolatorio statunitense ottenuta da Neuralink, secondo quanto comunicato dall’azienda stessa, per condurre i primi test sull’uomo “è un atto estremamente serio e un segno positivo – osserva l’esperto, commentando la notizia rimbalzata sui media di tutto il mondo – Credo che” questa strada che i ricercatori di Musk si apprestano a percorrere “sia uno sviluppo imprescindibile per la neurochirurgia, se non per le neuroscienze. Un passaggio obbligato” esplorarne le potenzialità. “Ed Elon Musk ha dimostrato più di una volta di essere un visionario, ma di aver avuto anche ragione, nel senso che ha curato una quantità di iniziative che sono andate a buon fine. Chiaramente solo il tempo lo potrà dire, ma i dati iniziali ci lasciano ben sperare. Noi al San Raffaele – ricorda Mortini – abbiamo esperienza di impianti di tipo…
Fonte www.adnkronos.com 2023-09-22 19:04:08