Stanchi, stressati e insoddisfatti. Oltre 8 medici su 10 considerano sempre più difficile lavorare nel Servizio sanitario nazionale: colpa di turni di lavoro lunghissimi, carenza di personale, scarsa sicurezza negli ospedali, compensi considerati troppo bassi. E per quanto i camici bianchi apprezzino ancora il loro lavoro solo il 60% sceglierebbe nuovamente questa professione ed è sempre più diffusa la tendenza a cercare opportunità lavorative all’estero, soprattutto tra i giovani medici. E’ il quadro che emerge dalla nuova indagine Univadis Medscape Italia, il portale di informazione per i professionisti della salute, svolta su un campione di 1.169 operatori sanitari impiegati a tempo pieno, ovvero che lavorano in media 44 ore settimanali e una media di 56 pazienti a settimana.
Il 57% del campione afferma che carico di lavoro è aumentato negli ospedali ma solo nel 27% dei casi è stato assunto nuovo personale all’interno della struttura. Inoltre, se la precedente indagine 2020, la burocrazia era considerata come l’ostacolo principale per i medici (ora viene citata solo dal 17% del campione), nel 2022 è la mancanza di personale ad affliggere chi lavora nel 35% dei casi. Il malessere è comunque peggiorato dal fatto che l’89% dei medici ritiene di non essere pagato abbastanza. “I medici italiani guadagnano in media 60.000 euro l’anno, ma esiste una grande differenza tra gli ospedalieri e chi opera soprattutto in ambulatorio, inclusi i medici di medicina generale: se per i primi si arriva in media a 56.000 euro l’anno, chi riceve pazienti in ambulatorio ne guadagna fino a 79.000 euro ben 23.000 euro in più”, spiega Daniela Ovadia, direttrice di Univadis Medscape Italia e autrice del report.
“Le donne – continua – poi sono una categoria che viene ulteriormente penalizzata: in media guadagnano circa 20.000 euro all’anno in meno dei colleghi uomini, con l’aggravante di pagare spesso anche il…
Fonte www.adnkronos.com 2023-09-21 17:33:00