Sono stati due inneschi distinti
e separati quelli che ieri sera hanno incendiato l’isola
ecologica di Cittanova e un elicottero dell’azienda Calabria
Verde della regione Calabria destinato alle operazioni
antincendio che era parcheggiato nelle vicinanze. Lo hanno
accertato i carabinieri della Stazione di Cittanova e del Nucleo
operativo della Compagnia di Taurianova che, nella tarda serata,
hanno arrestato il presunto responsabile dei due roghi, un
28enne incensurato.
L’elicottero – andato completamente distrutto – era
parcheggiato nell’area dopo che nel pomeriggio di ieri era
rientrato dalle operazioni di spegnimento di alcuni focolai di
incendi nelle campagne di Reggio Calabria. Oggi, una volta
approntato nuovamente per il volo, sarebbe dovuto essere
impiegato nuovamente in attività di sorveglianza aerea
dell’Aspromonte.
A spingere gli investigatori verso l’ipotesi della natura
dolosa dell’incendio è stata la distanza fra il cumulo di
rifiuti e il velivolo, tanto grande da non lasciare dubbi circa
il fatto che gli inneschi fossero stati due. I carabinieri hanno
iniziato quindi ad analizzare le immagini dell’impianto di
videosorveglianza dell’isola ecologica, arrivando a
cristallizzare il momento in cui l’autore si è introdotto nella
discarica e, con un innesco, ha appiccato il fuoco ai rifiuti.
Gli investigatori, mentre i vigili del fuoco provvedevano a
spegnere le fiamme, sono andati a casa dell’uomo ed hanno
trovato un barattolo contenente numerosi pezzi di diavolina
immersi in liquido infiammabile.
Sulla base degli elementi raccolti, secondo l’ipotesi
d’accusa sposata dalla Procura di Palmi, gli investigatori
ritengono che l’arrestato possa essere l’esclusivo responsabile
del gesto, che non appare riconducibile a dinamiche di
criminalità organizzata.
I danni arrecati al servizio pubblico sono stati quantificati
in circa tre milioni di euro.
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Fonte www.ansa.it 2023-08-22 12:39:19