Nel 2021 per le vaccinazioni pediatriche si registrano in Italia coperture ancora sotto soglia. A livello nazionale i target non vengono raggiunti per nessuna vaccinazione, nonostante un miglioramento rispetto al 2020. Complessivamente, tuttavia, il sistema sembra aver retto l’impatto della pandemia di Covid-19. E’ il quadro fotografato da uno studio della Fondazione Gimbe che, analizzando i dati pubblicati dal ministero della Salute, ha confrontato le coperture vaccinali nel 2020 rispetto al 2019 e nel 2021 rispetto al 2020 nella fascia d’età 24 mesi, sia per le vaccinazioni obbligatorie sia per quelle raccomandate.
L’esame ha riguardato la vaccinazioni anti-poliomielite (presa a indicatore rappresentativo per tutti i vaccini contenuti nella formulazione esavalente anti-polio, anti-difterite, anti-tetano, anti-pertosse, anti-epatite B, anti-haemophilus influenzae B), la vaccinazione anti-morbillo (indicatore rappresentativo per tutti i vaccini contenuti nella formulazione trivalente anti-morbillo, anti-parotite, anti-rosolia) e le vaccinazioni anti-varicella, anti-pneumococco, anti-rotavirus e anti-meningococco B. Non sono state analizzate le coperture relative all’anti-meningococco C e all’anti-meningococco ACWY in quanto la raccolta, la trasmissione e il reporting dei dati – spiega Gimbe – risultano eccessivamente eterogenei tra le regioni. Per la fascia d’età considerata sono stati considerati i target raccomandati dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2017-2019 a partire dal 2019: copertura uguale o superiore al 95% per tutte le vaccinazioni, ad eccezione dell’anti-rotavirus (≥ 75% nel 2019 e ≥ 95% dal 2020).
“Nell’anno 2021 – riporta Gimbe – a livello nazionale i target non vengono raggiunti per nessuna vaccinazione, anche se si osserva una riduzione della variabilità nelle coperture: dal 70,4% per il vaccino anti-rotavirus al 94% per l’anti-polio”. Relativamente alle vaccinazioni obbligatorie, solo “il Lazio…
Fonte www.adnkronos.com 2023-08-02 09:49:04