Per una Biancaneve che al cinema perde i suoi 7 nani, spazzati via dalla ‘cancel culture’, un’altra li ritrova in gran forma all’ospedale Niguarda di Milano. Non sono attori in carne e ossa, ma statue che nel tempo sono diventate una vera istituzione. Con un’utilità che va oltre il loro status di ornamenti. Fanno capolino da sempre davanti all’ex convitto e al corso di laurea in infermieristica dell’ospedale (qui la fotogallery). Tanto da essere diventati negli anni un punto di riferimento per orientarsi nella ‘città-ospedale’: “Vai avanti e dopo i nani gira a destra”, è la frase tipo, che ricordano in molti fra quelli che sono passati tra i viali del Niguarda, ma soprattutto gli infermieri che hanno studiato in quella scuola, passando ore con i libri in mano, seduti vicino alle statuette colorate.
“C’è chi dice siano arrivati prima loro, Biancaneve e i 7 nani, e che poi sia stato costruito l’ospedale intorno”, raccontano dalla struttura sanitaria. Negli anni, però, quei nanetti avevano perso un po’ di smalto. Essendo lì da un tempo indefinito e infinito, esposti alle intemperie, apparivano un po’ invecchiati. Fino a qualche mese fa, quando un benefattore – come in ogni favola che si rispetti – ha deciso di dar loro una chance, in un’epoca di alterne fortune per questi personaggi tanto amati dai bambini. Anzi, decisamente un ‘momento no’. Dopo le polemiche infuriate intorno all’operazione di remake che porterà sul grande schermo il nuovo film di Biancaneve della Disney, su di loro – ma anche sul principe – si è abbattuta la scure del ‘politically correct’. Al fianco della moderna Biancaneve cinematografica, figlia del ‘melting pot’, che unisce bellezza e origini polacche e colombiane, ora ci saranno 7 creature magiche. Il principe invece viene tagliato fuori perché la protagonista, donna consapevole dei suoi mezzi, non ha bisogno di lui, si salva da sola.
Anche nella moderna favola del Niguarda a vestire i panni…
Fonte www.adnkronos.com 2023-07-28 11:35:03