La scelta ‘strategica’ del sapone per non rendersi appetibili, le tecniche genetiche per fermare quelle che diffondono gravi malattie. Contro le zanzare arriva in soccorso anche la scienza. Mentre entra nel vivo la stagione estiva e i ronzii diventano la colonna sonora di notti insonni, i ricercatori non sono stati con le mani in mano. Contrastare l’invasione delle zanzare, quando queste diventano vettori di malattia, è una delle questioni di salute su cui hanno lavorato per anni diversi gruppi. In uno degli ultimi studi pubblicati, nel mirino sono finiti persino i profumi e sono state presentate le ultime strategie messe a punto, che chiamano in gioco anche il ‘copincolla’ del Dna.
Le teorie sul motivo per cui alcune persone sono calamite per le zanzare, mentre altre vengono risparmiate ed escono costantemente indenni dalle punture di questi insetti, abbondano. Un team di ricercatori della Virginia Tech ha deciso di esplorare il possibile impatto positivo o negativo dei saponi. I risultati del loro lavoro sono stati pubblicati sulla rivista ‘iScience’. Gli autori rilevano che lavarsi con alcuni saponi può attirare le zanzare, mentre altri avevano un effetto repellente, ma questi effetti ovviamente variavano, a causa delle interazioni tra i saponi e il profilo olfattivo unico di ogni persona.
“È straordinario che una persona già estremamente attraente per le zanzare, possa diventarlo ancora di più con un sapone, oppure diventare ‘ripugnante’ per gli stessi insetti con un altro sapone”, ha spiegato l’autore senior, Clément Vinauger. Gli esperti nello studio fanno notare che le zanzare non si nutrono solo di sangue. La loro principale fonte di cibo è il nettare delle piante, quindi bagnarci con profumi di origine vegetale o che imitano le piante potrebbe potenzialmente confondere il loro processo decisionale. Nello studio i ricercatori hanno caratterizzato gli odori chimici emessi da quattro volontari umani, sia quando la…
Fonte www.adnkronos.com 2023-07-17 13:08:34