Rapporto ecomafia 2023, Cosenza provincia al top, segue Reggio
(ANSA) – CATANZARO, 11 LUG – La Calabria è quinta nella
classifica nazionale con 2.217 reati di natura ambientale, pari
al 7,2% del totale nazionale. E’ quanto emerge dal rapporto
Ecomafia 2023 realizzato da Legambiente che vede la regione
perdere una posizione nella classifica nazionale dell’illegalità
ambientale.
Sono 1721 le persone denunciate e 23 quelle arrestate. E
ancora: 475 i sequestri e 126.541 i controlli effettuati.Gli
illeciti amministrativi sono stati 4.300 e le sanzioni
amministrative 4.159.
La provincia con il maggior numero di reati resta Cosenza
che si colloca nei primi venti posti della classifica nazionale,
esattamente al quinto posto con 788 reati e 984 illeciti
amministrativi, seguita da Reggio (decimo posto) con 545 reati e
1640 illeciti amministrativi. Nella classifica regionale
dell’illegalità nel ciclo del cemento, la Calabria è quinta con
65.100 controlli, 871 reati (il 7,1% sul totale nazionale) 954
persone denunciate, 6 persone arrestate 220 sequestri, 1083
illeciti amministrativi e. 960 sanzioni. In questa classifica
Cosenza è la terza provincia a livello nazionale e la prima in
Calabria.
Nel ciclo dei rifiutila Calabria è quinta a livello
nazionale con 12.886 controlli, 344 reati ( il 6,1% sul totale
nazionale) 433 persone denunciate, 22 persone arrestate, 145
sequestri, 583 illeciti amministrativi e 583 sanzioni. In questa
classifica Cosenza è la decima provincia a livello nazionale
(Reggio sedicesima) e la prima in Calabria. Per reati contro la
fauna, nona a livello nazionale con 372 reati ( la città
peggiore è Reggio sesta a livello nazionale con 296 reati). Per
reati collegati all’archeomafia la Calabria è solo sedicesima.
“La Calabria scende al quinto posto nella classifica
nazionale dell’illegalità ambientale – afferma Anna Parretta,
presidente di Legambiente Calabria – ma è ancora un dato
assolutamente insufficiente. Nella nostra regione, accanto
all’opera di forze dell’ordine e magistratura, servono azioni
ancora più incisive in termini di prevenzione e controllo che
cambino realmente la realtà delle cose. La Calabria continua ad
avere numeri elevati, seppure in diminuzione, in particolare
quanto ai reati connessi all’abusivismo edilizio ed al ciclo
illegale dei rifiuti”. (ANSA).
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Fonte www.ansa.it 2023-07-11 09:52:29