“Mangiare poco e camminare tanto”, ingredienti “semplici” per una “vecchiaia allegra”, ovvero “con una buona qualità della vita perché non rattristata dagli acciacchi”. La riduzione calorica, infatti, “è ormai dimostrato da molte ricerche che ci fa vivere di più, in modo sano” così come “il movimento quotidiano ci offre un importante vantaggio nella prevenzione di tutte le malattie”. Lo dice all’Adnkronos Salute Ciro Vestita, nutrizionista e autore di diverse pubblicazioni su alimentazione e fitoterapia.
Per raggiungere il traguardo di un invecchiamento in salute si parte dal mangiare meno, “intorno alle 2mila calorie, in media, per l’uomo, 1.500 per la donna. Oggi invece molti ne mangiano anche mille in più”. Da prediligere “i cereali integrali – riso, farro, miglio – ma anche i legumi poveri. Ricordiamo che quasi tutti i fagioli sono arrivati dall’America, sono una cultivar non autoctona, al contrario di lenticchie o ceci. Sono però originari del nostro territorio i fagioli con l’occhio, o doliche. Sono molto ‘comodi’ per chi non ha tempo perché possono essere cotti senza ammollo. Ci fa risparmiare tempo in cucina ma, soprattutto, abbiamo un alimento molto salutare: cotti insieme al farro, con una cipolla si vuole, carota, salvia rappresentano una zuppa ideale, di alto livello nutrizionale: una ricetta anti-aging”.
Tra gli altri ingredienti benefici: “i semi di lino, quelli di girasole e zucca, che possono essere aggiunti a zuppe e insalate”. Ma oltre a mangiare bene per invecchiare in salute “è molto importante muoversi tanto. Gli anziani vanno incontro a un mare di patologie osteoarticolari solo perché si trascura l’attività fisica. Anche per le persone non più giovanissime 20 minuti al giorno di ginnastica per sciogliere le articolazioni, allungare i muscoli, fare blandi movimenti di contrazione aiutano ad evitare malattie dell’anziano, dall’artrosi alle patologie neurodegenerative. Perfetto è lo yoga ma basta…
Fonte www.adnkronos.com 2023-05-20 14:10:38