Provvedimento gip di Crotone eseguito dalla Guardia di finanza
(ANSA) – CROTONE, 11 MAG – Un imprenditore di Petilia
Policastro ed un suo familiare sono stati arrestati e posti ai
domiciliari dai finanzieri del Nucleo di polizia
economico-finanziaria di Crotone in esecuzione di un
provvedimento del Gip, perché ritenuti responsabili della
bancarotta di una società operante nella lavorazione e nel
commercio del legno. La società, secondo l’accusa, sarebbe stata
portata al dissesto dopo aver accumulato debiti erariali per 3
milioni, sottratto risorse finanziarie per circa 400 mila euro e
distratto i beni aziendali trasferendoli a due nuove società
costituite ad hoc nel 2013 e nel 2017.
I finanzieri hanno anche sequestrato le quote societarie ed i
beni mobili e immobili delle due new company, anch’esse con sede
a Petilia Policastro ed operanti nel medesimo settore della
fallita, in quanto ritenute lo strumento attraverso il quale
l’imprenditore ha potuto proseguire la propria attività.
L’indagine avrebbe consentito di rilevare come
l’imprenditore, avvalendosi della collaborazione della sorella e
della madre, alle quali ha affidato la rappresentanza delle
nuove società ma continuando, di fatto, a gestirle in prima
persona, nella fase antecedente al fallimento e per eludere gli
effetti della procedura concorsuale abbia occultato la
documentazione contabile della società fallita, distratto con
bonifici, pagamenti con carta di credito, prelevamenti di denaro
e cessioni fittizie, 400 mila euro dalle casse sociali, nonché
beni aziendali per un valore di 350 mila mila euro, trasferiti
nella società costituita nel 2013. L’imprenditore avrebbe poi
adottato un analogo schema anche nella gestione di quest’ultima
società, nel frattempo sottoposta a liquidazione giudiziale su
istanza dell’autorità giudiziaria, che dopo aver accumulato
debiti per oltre un 1,2 milioni nei confronti dell’Agenzia delle
entrate, dell’Inps e dell’Inail, è stata svuotata mediante
cessione di beni aziendali, forza lavoro e dell’avviamento,
questa volta a favore dell’ultima società attivata.
I beni e la gestione della società ancora attiva sono stati
affidati ad un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale
affinché possa garantirne la continuità preservando i diritti di
dipendenti, clienti e fornitori. (ANSA).
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Fonte www.ansa.it 2023-05-11 10:48:28