Stimolare il nervo che controlla il movimento della lingua e dei principali muscoli coinvolti nella respirazione (nervo ipoglosso) per mantenere aperte le vie respiratorie durante il sonno ed evitare episodi di apnea. È tra le nuove frontiere terapeutiche introdotte dal Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma per i pazienti con sindrome delle apnee notturne (Osas) che, secondo i dati epidemiologici, colpisce in Italia ben 24 milioni di persone di età compresa tra 15 e 74 anni (54% della popolazione adulta), di cui circa 12 milioni di affetti da patologia di livello moderato-grave (27% della popolazione adulta, di cui il 65% maschi).
“Esistono diversi dispositivi di stimolazione del nervo ipoglosso che danno ottimi risultati e che presto introdurremo – spiega Manuele Casale, responsabile dell’Unità operativa semplice di Terapie integrate in otorinolaringoiatria della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico – Tra questi un sistema di stimolazione unilaterale, già disponibile in Usa e in alcuni Paesi europei, che viene impiantato con intervento in anestesia generale con l’ausilio di tre piccole incisioni sul collo e sul torace e un nuovo dispositivo bilaterale, quindi potenzialmente più efficace, che non necessita di batteria ed è posizionato sul collo, sotto il mento, mediante una sola incisione”.
La stimolazione del nervo ‘motore’ della lingua – si legge in una nota – è stata presentata tra le novità chirurgiche per il trattamento delle apnee notturne al ‘4th Course on surgical innovation and new technologies in obstructice sleep and snoring in the era of precision medicine’, promosso dall’Unità di terapie integrate in otorinolaringoiatria il 5-6 maggio e a cui hanno partecipato in presenza 200 esperti tra otorini, maxillo-facciali, dentisti, pneumologi, neurologici, riabilitatori, provenienti da più di 30 Paesi e oltre 100 collegati online da tutto il mondo.
Sul…
Fonte www.adnkronos.com 2023-05-06 16:20:12