La Commissione Europea ha approvato upadacitinib come primo Jak inibitore per il trattamento di pazienti adulti con malattia di Crohn attiva da moderata a severa che hanno avuto una risposta inadeguata, hanno perso la risposta o sono risultati intolleranti alla terapia convenzionale o a un agente biologico. Lo annuncia AbbVie in una nota.
“La malattia di Crohn, proprio per l’impatto che può avere sulla quotidianità dei pazienti, è associata a numerose problematiche fisiche, psicologiche ed economiche – dichiara Marco Daperno, dirigente medico della struttura complessa di Gastroenterologia, azienda ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino – Gli studi clinici con upadacitinib hanno dimostrato la sua capacità di migliorare i parametri cruciali della malattia, come i risultati endoscopici e il sollievo dai sintomi, con importanti benefici per i pazienti nonché con possibili impatti anche in termini di risparmi assistenziali a lungo termine.”
La malattia di Crohn – spiega la nota – è una patologia sistemica cronica che si manifesta con un’infiammazione della parete gastrointestinale, che causa diarrea persistente e dolore addominale. E’ una patologia progressiva, cioè peggiora nel tempo, in una consistente percentuale di pazienti e può portare a complicanze che richiedono cure mediche urgenti, compreso l’intervento chirurgico. Poiché i segni e i sintomi della malattia sono imprevedibili, questo comporta un impatto significativo per le persone che ci convivono, non solo dal punto di vista fisico ma anche emotivo ed economico.
L’approvazione europea per upadacitinib (nome commerciale Runvoq*) – 45 mg (dose d’induzione) e 15 e 30 mg (dosi di mantenimento) – è supportata dai dati di due studi clinici di induzione, U-Exceed e U-Excel, e di uno studio di mantenimento, U-Endure. Gli studi clinici hanno mostrato risultati positivi nella risposta endoscopica, nel raggiungimento della remissione clinica e nella guarigione della…
Fonte www.adnkronos.com 2023-04-17 11:26:08