Contro i linfomi e il mieloma ci sono tante armi, addirittura ‘strabilianti’ come le terapie cellulari Car-T, dunque diagnosi e recidiva vanno affrontate con ottimismo sapendo che ci sono tanti strumenti a disposizione. Questo in sintesi il messaggio degli specialisti della Società italiana di ematologia (Sie) intervenuti oggi a Bologna, al secondo evento nazionale ‘Sie incontra i pazienti’, questi ’ultimi rappresentati in particolare dall’Associazione italiana contro le leucemie i linfomi e il mieloma (Ail).
“Aumenta la sopravvivenza dei pazienti con linfoma grazie alla nascita di nuovi approcci terapeutici in cui gli anticorpi monoclonali valgono una grossa fetta – afferma Marco Ladetto, professore associato dell’Università Piemonte Orientale e direttore della Struttura complessa di Ematologia dell’ospedale SS Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria -. Le nuove terapie biologiche, con singolo agente o in combinazione stanno aumentando la possibilità di trattamento e stanno consentendo lo sviluppo di terapie chemio-free. I nuovi anticorpi bispecifici” che avvicinano i linfociti T del paziente alla cellula tumorale “rappresentano una delle più importanti classi di nuovi agenti verosimilmente in grado di modificare drammaticamente lo scenario terapeutico”.
“Per il mieloma multiplo c’è ottimismo, anche di una guarigione, per le tante novità che stanno arrivando – aggiunge Maria Teresa Petrucci, dirigente medico Ematologia Azienda Policlinico Umberto I, università Sapienza di Roma – la storia terapeutica del mieloma multiplo è cambiata dall’inizio del 2000 con l’avvento degli immunomodulanti, che rientrano nel capitolo dell’immunoterapia, insieme agli inibitori del proteosoma” che bloccano l’eliminazione delle proteine all’interno delle plasmacellule tumorale causando tossicità e morte programmata “e da ultimo gli anticorpi monoclonali che hanno portato vantaggio di sopravvivenza e qualità di…
Fonte www.adnkronos.com 2023-04-13 14:58:09