Racconta un’antica leggenda che, dopo aver raggiunto il luogo dove il Cristo era stato crocifisso, Sant’Elena volle cercare il posto presso il quale fosse stata deposta la Croce. Guidata da un intenso profumo, la donna riuscì a trovare, sotto un grande cespuglio di basilico, l’apertura di un pozzo nel quale erano stati accatastati i legni delle tre croci del Golgota.
E’, forse, anche per questo che il basilico (da “basileus”, ovvero “Re”) arricchisce gli altari delle Chiese Ortodossa e Cattolica di rito bizantino, nel giorno della Festa dell’Esaltazione della Croce, ogni 14 settembre.
A questa “pianta regale” è dedicata la puntata del venerdì santo de Il Gusto della Salute, la rubrica online curata dall’immunologo Mauro Minelli, sotto l’egida scientifica della Fondazione per la Medicina Personalizzata e realizzata in collaborazione con ADNKronos Salute.
Apprezzato sia a tavola che in medicina per le sue tante virtù, il basilico, verosimilmente originario dell’Asia tropicale, non è mai mancato tanto nei palazzi dei potenti quanto nelle case del popolo, in ragione della sua capacità di profumare e valorizzare i cibi soprattutto in estate, stagione nella quale esprime al meglio tutta la sua potenza aromatica. Oggi, grazie alle coltivazioni in serra, il basilico lo si trova e lo si usa praticamente tutto l’anno giacché le sue foglioline profumate sono adatte ad accompagnare pesce, pollame, pasta, riso, pomodoro, formaggio e uova. Sono utilizzate, inoltre, per aromatizzare oli e aceti che vanno a insaporire anche le insalate, e rientrano nella preparazione di salse e di liquori. Altri usi importanti si riscontrano nell’industria cosmetica (lozioni, saponi, profumi, tonici) ed erboristica.
Ma, considerando le proprietà biologiche dei suoi principali componenti, il basilico può essere liberamente consumato da tutti? È vero che può avere effetti irritanti? Ci sono controindicazioni al suo consumo…
Fonte www.adnkronos.com 2023-04-05 06:04:22