Se l’autostrada A2 del Mediterraneo può essere definita l’eterna incompiuta, l’Alta velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria rischia di diventarne l’erede. Già, perché se tutto procederà senza intoppi, la nuova linea progettata per “avvicinare” la Calabria al resto del Paese vedrà la luce almeno tra una decina di anni. Il guaio è che gli ostacoli stanno prendendo forma senza soluzione di continuità. Non solo l’aumento dei costi delle materie prime che farà lievitare il fabbisogno di risorse per completare il tracciato, ma anche difficoltà di natura tecnica. Come quelle che riguardano il tratto calabrese.
Immaginare un’Alta velocità che attraversa la parte interna della Calabria (da Praia a Lamezia Terme passando da Tarsia e Montalto-Cosenza), seguendo il tracciato dell’A2, non è più scontato così come non si può escludere a priori una rivalutazione della dorsale tirrenica. La conferma a questo giornale arriva direttamente dai vertici di Rete ferroviaria italiana. I massimi rappresentanti della società assicurano che Rfi sta valutando i lotti del territorio calabrese della Salerno-Reggio Calabria con le relative soluzioni progettuali. Per il lotto Cosenza-Paola/San Lucido (galleria Santomarco), invece, si è concluso il dibattito pubblico ed è previsto a breve il complemento dell’iter autorizzativo per consentire la pubblicazione della gara all’inizio dell’estate.
Molto più a rilento procede, al contrario, la realizzazione dei lotti Romagnano-Buonabitacolo e Buonabitacolo-Praia a Mare dove al momento il dibattito pubblico è stato nuovamente sospeso (dopo il primo stop dello scorso autunno) per ulteriori approfondimenti sul Progetto di fattibilità tecnico-economica (Pfte) chiesti dal Consiglio superiore dei lavori pubblici.
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Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2023-04-03 01:30:27