Nel quadrumvirato della ’Ndrangheta cittadina. Ed uno dei quattro partner del direttorio di mafioso che spadroneggia nel mandamento “Centro”. Per gli analisti della Direzione distrettuale antimafia tra i potenti della Città c’è anche la cosca Libri, con una posizione parallela rispetto alla triade di Archi, De Stefano-Tegano-Condello. Un dato che esce rafforzato dalla sentenza “Epicentro” (il filone con rito abbreviato) con le motivazioni che ribadiscono «l’esistenza e l’operatività della cosca Libri» anche nell’attualità: «Pienamente organica alla ’Ndrangheta calabrese, operante all’interno del territorio urbano di Reggio Calabria e in particolare nei quartieri di Cannavò, Vinco, Pavigliana, Modena, San Cristoforo, Spirito Santo, Gallina, nonché nelle aree limitrofe, costituisce un dato ormai assodato in esito a plurimi procedimenti penali che, nel corso degli anni, sono stati istruiti nel distretto giudiziario reggino».
Da sempre decisivi nelle dinamiche della criminalità organizzata: «La costituzione della cosca e il suo sviluppo sino agli anni ’90 sono documentati dalla sentenza del 19.1.1999 c.d. “Operazione Olimpia”, nella quale la Corte di Assise di Reggio Calabria riconobbe l’operatività, fra le altre, della famiglia mafiosa Libri. Di seguito la esistenza ed operatività della cosca Libri è stata affermata anche nei procedimenti “Casco” e “Testamento”. Nel medesimo senso, peraltro, depongono le conclusioni all’esito dei procedimenti “Alta Tensione” ed “Alta Tensione 2”, che hanno attenzionato, in buona sostanza, la cosca Caridi-Borghetto-Zindato, vera e propria articolazione dei Libri». Per gli inquirenti determinate la sentenza “Alta Tensione 2” «nella quale viene operata una efficace sintesi delle pronunce che hanno statuito esistenza ed operatività della consorteria Libri in uno alla sua, sopra indicata, costola».
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Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2023-03-31 01:31:54