“Il nostro contributo è sempre più importante. Possiamo fornire al clinico non solo un responso preciso che identifica l’agente eziologico e in alcuni casi il grado di progressione dell’infezione, ma anche un quadro d’insieme, molto prezioso per il clinico, che lo aiuta a definire il trattamento farmacologico personalizzato”. Così Pierangelo Clerici, presidente Amcli Ets, Associazione microbiologi clinici italiani e direttore Uo. Microbiologia Asst Ovest Milanese, ieri, a Rimini, in chiusura del 50esimo Congresso nazionale di Amcli Ets ricordando l’importanza di una microbiologia non più circoscritta al laboratorio ma integrata con la clinica ospedaliera.
Nell’edizione all’insegna dei record – sottolinea una nota dell’associazione – più di 1.500 partecipanti (oltre 300 under 30), 111 specializzandi, 347 poster presentati, è stato ribadito “l’impegno dei microbiologi clinici a partecipare alla realizzazione di un nuovo approccio alla salute del futuro, il solo in grado di conciliare le esigenze di una diagnostica e terapia mirati, con il rigore della finanza pubblica. Senza il nostro apporto la medicina non può ridurre i tempi della diagnosi e della definizione della più efficace terapia. Chiediamo ai decisori politici di valorizzare a pieno il nostro ruolo e di investire affinché le esperienze con le quali si è fronteggiata l’emergenza pandemica non vadano perse. Minacce di nuove possibili pandemie sono intorno a noi. La rete di sorveglianza predisposta e implementata per il Covid – ricordano gli specialisti – costituisce un indispensabile punto di partenza che deve essere costantemente aggiornato. Senza dimenticare le altre infezioni di origine virale, batterica, fungina o protozoaria che durante gli anni della pandemia hanno continuato a colpire milioni di pazienti”.
Tutto questo è possibile grazie ai continui progressi che la tecnologia mette a disposizione del laboratorio. Ne sono un esempio i…
Fonte www.adnkronos.com 2023-03-28 13:24:37