Lo sviluppo industriale è il riassunto di uno dei capitoli principali della storia millenaria della Calabria. Le impronte di siti produttivi si trovano ovunque, questa terra ne é piena. Un passato affascinante, visibile sia in luoghi abbandonati e sia in quelli recuperati. Lo sviluppo industriale, qui, ha aversato epoche fitte di narrazioni variate e ineguali. E ha sempre guidato i passi dei calabresi nel difficile terreno della vita. Orme che riempiono i borghi più remoti, ed emanano l’eterno profumo della sfida nel nome della crescita. I vecchi opifici, le cave di pietra, i mulini raccontano alba e crepuscolo della civiltà industriale. Ma esiste un sistema per ricostruire quella infinita presenza nell’orizzonte della storia? Secondo uno studente dell’Unical, “matricola” di Biologia, sì. Lui è Emmanuel Pio Pastore, di Castrovillari, e ritiene che i numeri siano in grado di farci viaggiare tra passato e futuro con precisione.
Il giovane ha presentato, nel corso del convegno “Dall’Archeologia industriale all’industria 4.0” un modello di reazione diffusione che permette di simulare pattern geometrici che, attraverso l’inserimento di opportuni coefficienti (ricavabili attraverso dati storici, foto, ecc), è in grado di riprodurre la distribuzione delle reti di popolazioni e di industrie nel tempo. E con una rete neurale convoluzionale è possibile definire con elevata probabilità la vita e lo sviluppo di una società civile e delle sue industrie. La rete neurale convoluzionale che ha ispirato il modello utilizzato da Emmanuel Pio Pastore per descrivere l’alfa e l’omega dell’industria calabrese, è un tipo di rete neurale artificiale feed-forward ispirata da processi biologici e segue il processing della visione negli organismi viventi. Un esempio di applicazione di intelligenza artificiale che ha colpito l’interesse di tecnici, esperti e studiosi che, per due giorni, si sono confrontati sull’archeologia industriale calabrese mostrando l’evoluzione…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2023-03-26 10:35:11