“Per quanto possano sembrare disturbanti o poco familiari con la nostra cultura, le farine di insetti e in generale i prodotti da loro derivati rappresentano una fonte proteica potenzialmente benefica e con un bassissimo impatto ambientale”. Il loro arrivo nei supermercati e nel piatto “non significa cancellare le nostre tradizioni dall’oggi al domani o stravolgere le tavole degli italiani in maniera forzata o impositiva, ma vivere i cambiamenti da protagonisti del settore, governando le evoluzioni per non rischiare di doverne subire, in ritardo, le conseguenze. La cucina italica è da sempre in grado di integrare tradizione e innovazioni”. Così Edoardo Mocini, medico specialista in Scienza dell’alimentazione e ricercatore dell’università Sapienza Policlinico Umberto I di Roma, commentando all’Adnkronos Salute le regole per la vendita delle farine derivati da insetti, con scaffali separati ed etichette a caratteri cubitali.
L’esperto invita a tenere i pregiudizi fuori dal piatto. “Ricette che percepiamo come eternamente appartenenti alla tradizione, come la pasta alla carbonara, sono relativamente recenti – ricorda Mocini – Tradizione vuole si tratti di una ricetta nata nel primo dopo-guerra, in un momento di grande penuria di materie prime, in cui per la prima volta, con il bacon, si combina questo piatto proprio applicando l’ingegno, e coniugando tradizione e novità nell’uso delle materie prime. Pur comprendendo che la farina di grillo non abbia lo stesso effetto su di noi che può avere il bacon, l’importante è non ragionare solamente di ‘pancia’, ma governare i fenomeni – sottolinea – con un atteggiamento aperto e soprattutto scientifico”.
“Il tema dei cambiamenti nella produzione del settore agro-alimentare è un tema complesso che non va banalizzato o affrontato in maniera ideologica, ma scientifica”, prosegue il dietologo, autore del libro ‘Fatti i piatti tuoi’ (Rizzoli).
“Negli ultimi 20 anni la popolazione mondiale…
Fonte www.adnkronos.com 2023-03-24 14:20:20