Una città in cui quasi tutti si spostano in auto, una città in cui i mezzi pubblici vengono utilizzati con il contagocce, una città in cui vige ancora l’abitudine di dover parcheggiare a tutti costi ad un metro dal luogo da raggiungere. Una città in cui i parcheggi a pagamento funzionano a singhiozzo con la metà dei parchimetri fuori uso e con la corsa ai grattini per poter sostare. Istituite da qualche anno, le strisce blu (la cui gestione è in capo alla San Luca Multiservice) hanno da sempre rappresentato una criticità e tra il poco senso civico dei cittadini ed un servizio non certamente efficiente messo in campo dall’amministrazione pubblica, la mobilità quotidiana in città è attraversata ogni giorno dalle situazioni più disparate.
E così ogni giorno gli ausiliari del traffico hanno il loro bel da fare. Ma uno dei problemi è a monte e riguarda intere vie senza parchimetri funzionanti (come ad esempio via Enrico Gagliardi) e qui parte la corsa al grattino da compilare a penna. Sì perchè il grattino non si può grattare con la classica monetina, ma va compilato a penna con il rischio che la “furbata” sia dietro l’angolo.
Il caso dei parcheggi di via Campanella e della scuola Garibaldi
Due parcheggi (non a pagamento) situati a pochissima distanza uno dall’altro. Emblematico il caso di via Campanella, una vasta area a pochi metri dal mercato settimanale del sabato in cui c’è un vasto parcheggio quasi mai usato dai vibonesi. Né negli anni passati quando i parcheggi erano a pagamento, ma neanche adesso con la sosta gratis e senza vincoli. Salendo, a pochi metri di distanza, c’è il parcheggio della scuola Garibaldi: un’area di sosta più…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2023-03-23 02:33:50