Nel corso della partecipata assemblea dei lavoratori dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente alla quale hanno aderito i colleghi provenienti da tutti i Dipartimenti provinciali e dei Centri Strategici ubicati nelle diverse province calabresi, sono emersi ancora una volta le difficoltà da parte del personale a svolgere i propri compiti istituzionali nel modo migliore, sia per la mancanza di risorse adeguate, sia per l’assenza di una rinnovata e funzionale programmazione.
In modo unanime, i lavoratori hanno sollecitato un incontro tra la RSU unitamente alle organizzazioni sindacali ed il nuovo management per discutere proficuamente sulle condizioni che ad oggi hanno impedito la mancata valorizzazione di tutto il personale del comparto, sugli istituti contrattuali non ancora definiti e sui recenti provvedimenti commissariali, adottati senza un preventivo e atteso confronto con la RSU e le OO.SS. di categoria.
Il comprensibile stato d’animo di quanti sono intervenuti nel dibattito che ne è scaturito, è la chiara dimostrazione di un sentimento di incertezza diffuso, indipendentemente dalle categorie contrattuali cui i diversi lavoratori appartengono. In considerazione di ciò, la RSU ritiene urgente trovare soluzioni condivise avviando al più presto un percorso di corrette relazioni sindacali che possa migliorare un clima lavorativo chiave nel rapporto tra azienda e persone. È stato acutamente sostenuto da più lavoratori che un clima positivo può favorire sia il raggiungimento degli obiettivi prefissati, sia il coinvolgimento e la motivazione dei dipendenti, influenzando favorevolmente l’Agenzia nel suo complesso a svolgere compiutamente il suo ruolo istituzionale di prevenzione e protezione dell’ambiente.
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2023-03-17 17:39:12