L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha approvato la rimborsabilità di amivantamab, anticorpo bispecifico completamente umano, first-in-class, per il riconoscimento dei recettori mutati del fattore di crescita dell’epidermide (Egfr) e della transizione mesenchima-epidermide (Met), nel trattamento di adulti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (Nsclc) avanzato, con mutazioni da inserzione dell’esone 20 attivanti del fattore di crescita dell’epidermide (Egfr), dopo il fallimento della chemioterapia a base di platino. Si tratta della prima terapia ad essere approvata in Italia per questa rara mutazione, spiega in una nota Janssen, azienda farmaceutica del gruppo Johnson & Johnson che ha sviluppato il prodotto.
In Italia, il tumore al polmone colpisce ogni anno oltre 40 mila persone: è la prima causa di morte oncologica negli uomini e la seconda nelle donne. In realtà – continua la nota aziendale – il tumore polmonare è un gruppo eterogeno di neoplasie, con strategie terapeutiche diverse. Sono 2 i tipi principali tumore del polmone (oltre il 95% delle diagnosi): il tumore polmonare a piccole cellule e il tumore non-a piccole cellule (Nsclc, secondo la dicitura anglosassone). Questo è quasi l’85% delle neoplasie di nuova diagnosi. In Italia, il 15% dei pazienti (6 mila persone) con tumore al polmone presenta una mutazione dell’Egfr. Nel 10% dei casi è un’inserzione dell’esone 20, un gruppo di mutazioni non comuni su una proteina che causa una rapida crescita delle cellule, e aiuta così il cancro a diffondersi.
“I pazienti con Nsclc caratterizzato da mutazioni di inserzione dell’esone 20 dell’Egfr hanno a disposizione poche opzioni terapeutiche, non solo per numero ma anche per efficacia – afferma Filippo de Marinis, Direttore della Divisione di Oncologia Toracica, Vicedirettore del Programma sul carcinoma polmonare, Ieo di Milano – Basti pensare che solo l’8% delle persone con questa…
Fonte www.adnkronos.com 2023-03-14 12:56:46