Sono 126 in Italia i centri dedicati alla cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, di cui 112 pubblici e 14 appartenenti al settore del privato accreditato. Il maggior numero dei centri (63) si trova nelle regioni del Nord (in particolare 20 in Emilia Romagna e 15 in Lombardia), al centro ve ne sono 23 (di cui 8 nel Lazio e 6 in Umbria), mentre 40 sono distribuiti tra il Sud e le Isole (12 in Campania e 7 in Sicilia). Con l’aggiornamento della piattaforma online dedicata a questi centri (censimento al 28 febbraio) è questa la mappatura territoriale dell’Istituto superiore di sanità (Iss), pubblicata in vista della giornata del ‘Fiocchetto lilla’, coordinata dal Centro nazionale dipendenze e doping dell’Iss, e realizzata con il supporto tecnico e finanziario del Ministero della Salute-Ccm.
“I disturbi dell’alimentazione e della nutrizione, quali anoressia, bulimia e binge eating – afferma Simona Pichini, responsabile facente funzione del Centro nazionale dipendenze e doping dell’Iss – sono purtroppo sempre più diffusi, colpiscono fasce sempre più giovani della popolazione e, se non diagnosticati e trattati precocemente, tendono a cronicizzare con effetti gravi su tutto l’organismo, a volte anche letali. La nostra piattaforma web, costantemente aggiornata, è un servizio prezioso perché offre, in tempo reale, un database dei centri dedicati alla cura di tali disturbi, che prevedono una presa in carica globale e integrata, consentendo così ai cittadini con disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, alle loro famiglie, a chi sta loro vicino la possibilità di usufruire di interventi appropriati”.
La piattaforma offre informazioni dettagliate sui servizi a partire dalla distribuzione geografica. Rispetto alla fascia d’età presa in carico dai centri, l’84% ha dichiarato di prendere in carico persone di età pari o superiore a 18 anni, l’82% la fascia d’età 15-17 anni e il 48% i minori…
Fonte www.adnkronos.com 2023-03-14 14:09:24