Con la detenzione di Pino Piromalli, la cosca aveva attraversato un momento delicato rispetto al passato e solo la sua scarcerazione avrebbe conferito alla consorteria quella credibilità, che sotto il profilo mafioso, si stava perdendo. È quanto si apprende da una delle intercettazioni di “Hybris” che cristallizza anche il malcontento diffuso del sodalizio a fronte dell’allora gestione della famiglia. Conversando con un tale “Pinuccio”, Cosimo Romagnosi cl. ’83, si lascia andare a un momento di sconforto evidenziando che lui, ma i sodali in genere, stavano passando momenti di difficoltà economica e che si attendeva con ansia il ritorno del vecchio boss («Non ce la facciamo più Pino…»). Romagnosi immaginava che Pino Piromalli avrebbe da subito recuperato il controllo totale del territorio, anche attraverso l’esercizio del racket a imprenditori e commercianti non consentendo a ditte di fuori di accaparrarsi commesse in danno dei locali
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Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2023-03-14 02:34:00