Una serie di operazioni e provvedimenti conclusi con il pagamento di risorse in favore dello “Studio Radiologico” da parte dell’Asp, nonostante i rilievi e le anomalie del collegio sindacale. Questo il quadro ricostruito dal giudice monocratico nelle oltre 200 pagine di motivazioni relative alla vicenda delle doppie fatture pagate alla struttura e finite al centro del processo penale, concluso in primo grado ma che avrà una coda in appello sebbene i reati ipotizzati dalla Procura siano a serio rischio prescrizione.
Il sistema che ha portato l’Asp sull’orlo del precipizio è quello che il giudice spiega nella mancata comunicazione tra i sistemi interni dell’Azienda relativa ai pagamenti effettuati ai creditori: «Sostanzialmente l’Asp non è stata in grado fornire le prove dell’effettivo pagamento dei debiti e quindi è risultata soccombente nei giudizi civili».
Nel caso specifico, alla luce dell’indagine della Guardia di Finanza e della ricostruzione in sede di dibattimento, a giudizio del Tribunale «il credito vantato era di 2,1 milioni di euro, nettamente inferiore al valore della transazione (mentre l’accordo era di 5,8 milioni)». Sempre nelle motivazioni si evince che lo «Studio avesse ricevuto somme non dovute pari a 4 milioni di euro».
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Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2023-03-12 02:32:29