Chiesta la riapertura dibattimentale del processo ‘Ndrangheta Stragista. Nel giorno in cui era attesa la sentenza della Corte d’Assise d’appello di Reggio Calabria, con le due richieste all’ergastolo già richieste dalla Procura generale e già inflitte in primo grado a carico del boss palermitano Giuseppe Graviano e del referente delle cosche della Piana di Gioia Tauro Rocco Santo Filippone, il procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria – Giuseppe Lombardo – ha formalmente richiesto di proseguire, ed approfondire, l’attività dibattimentale “alla luce delle nuove evenienze probatorie”.
Nuove e devastanti prove dell’effettiva sinergia criminale di Cosa Nostra e Ndrangheta nella stagione di terrore delle Stragi di Stato e degli attentati ai Carabinieri consumati nel Reggino tra il 1993 e 1994. Il nuovo scenario processuale è collegato all’operazione “Hybris” messa a segno ieri contro la cosca Piromalli di Gioia Tauro (49 arresti) in cui emerge un’intercettazione del 17 gennaio 2021 tra due esponenti dei clan della Piana in cui parlano chiaramente del patto stragista sull’asse Calabria-Palermo e sul volere del boss Pino Piromalli detto ” Facciazza” e dell’avversarsita’ sull’adesione al progetto stragista da parte del vertice delle cosche di Vibo, Luigi Mancuso.
“È una prova dal di dentro e non è contaminata dalla sentenza di primo grado” ha sottolineato il procuratore Lombardo alla Corte d’Assise d’appello di Reggio Calabria. Che dovrà pronunciarsi sulla richiesta dell’Accusa.
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Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2023-03-10 10:22:15