Il ricordo è fatto dai tanti momenti che costruiscono il mosaico della memoria, che io costruisco giorno per giorno. Per questo mi dà conforto, fierezza, forza e vitalità l’invito a presenziare e rendere la mia testimonianza che mi è stato rivolto da questi giovani che operano quotidianamente per migliorare la realtà sociale. Del resto, sono diciott’anni e mezzo che parlo ai giovani perché mio figlio Massimiliano è giovane per sempre».
Con queste parole, Liliana Esposito Carbone ha commentato l’annuncio della celebrazione della 28a “Giornata della Memoria e dell’Impegno in Ricordo delle Vittime Innocenti delle mafie”, in programma martedì 21 marzo al Convento dei Domenicani di Placanica. Organizzata dalle associazioni locali, in primis l’Oratorio “Insieme per vincere”, con la partecipazione delle associazioni “Innovus” e “Gruppo Donne di Placanica”, dell’amministrazione comunale placanichese e della Diocesi di Locri-Gerace.
La stessa Liliana, che chiede verità e giustizia per il figlio Massimiliano, ucciso da mani vigliacche mentre rientrava da una partita di calcetto – un delitto rimasto, a tutt’oggi, senza colpevoli e mandanti, almeno per chi amministra la giustizia – ha aggiunto che parlerà ai ragazzi presenti «non con i toni dolenti del lutto, ma pensando alla vita e alla speranza. Chi ha ucciso Massimiliano – ha proseguito – soffriva della luce che la sua condotta di vita quotidiana emanava. Viveva all’ombra di quella luce, non comprendendo il valore della propria vita, figuriamoci di quella altrui».
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Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2023-03-05 02:32:21