Destinato a rimanere chiuso anche per questa stagione. Gli entusiasmi rispetto ad una nuova vita del Mercato ittico sembrano scontrarsi con i tempi lenti e farraginosi della burocrazia. Eppure sembrava che il percorso avesse imboccato ormai la strada giusta. La filosofia con cui il progetto era stato pensato era quella di fare della struttura non solo un luogo di commercializzazione del prodotto ittico, ma anche un contenitore di eventi culturali, una realtà in cui valorizzare le produzioni di eccellenza della ristorazione e non solo. Insomma un altro quadro del puzzle con cui riannodare il rapporto tra il territorio e il suo mare.
I primi di dicembre, (il sei) il settore Sviluppo economico aveva pubblicato la determina che di fatto definiva i passaggi essenziali con l’approvazione degli elaborati “norme di gara” e “capitolato di gestione”. Insomma tutto pronto e mandato all’Ufficio Gare ed appalti. Dove è ancora fermo, visto che il bando non è stato pubblicato e non se ne capisce la ragione. Il tutto mentre il Comune continua a pagare (a vuoto) un canone all’autorità di sistema portuale. L’ennesima disfunzione della burocrazia che tiene in ostaggio una struttura a cui era affidato un ruolo importante in un territorio in cui gli spazi vengono ripensati in chiave attrattiva e turistica.
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Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2023-03-01 02:32:14