Gli impianti della discordia. Il passaggio della gestione degli impianti di risalita di Camigliatello dall’Arsac alle Ferrovie della Calabria non viene visto di buon occhio dai sindacati. E, soprattutto, dai lavoratori. Lo stato di agitazione proclamato per contestare la scelta della Regione aveva fatto temere un possibile blocco che, invece, non pare essere in agenda. I lavoratori ieri si sono riuniti in assemblea per discutere della questione e saranno ascoltati mercoledì prossimo (questa l’indiscrezione) alla Cittadella di Catanzaro per effetto della celere convocazione decisa dall’esecutivo guidato da Roberto Occhiuto. Chi oggi sarà in Sila non affronterà dunque alcun tipo di disagio. Risalire verso le vette non sarà un problema.
La questione, tuttavia, rimane aperta. E lo si comprende dal documento siglato e diffuso dai rappresentanti della Cgil, Romano Angotti, della Cisl, Domenico Puleio e della Ugl-Trasporti Morelli e Iaconis.
La vicenda divenuta oggetto della contestazione di lavoratori e sindacati trae origine dall’approvazione da parte del Consiglio Regionale di una modifica legislativa (art.9), che determina l’assorbimento da parte di FdC della gestione degli impianti. La decisione sarebbe stata assunta senza aver avviato un preventivo confronto con le parti sociali per condividere le necessarie garanzie dei livelli occupazionali e salariali.
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Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2023-02-25 02:31:24