Nei 28 giorni dal 9 gennaio al 5 febbraio, a livello globale sono stati registrati quasi 10,5 milioni di nuovi casi Covid e oltre 90mila morti. Rispetto ai 28 giorni precedenti, “dominati da una grande ondata di contagi e decessi nella regione del Pacifico occidentale e in particolare in Cina”, i casi segnano un -89% e le morti un -8%, riporta nell’Organizzazione mondiale della sanità nel bollettino che diffonde settimanalmente. Al 5 febbraio scorso, da inizio pandemia sono oltre 754 milioni i contagi confermati e oltre 6,8 milioni i decessi.
L’Oms torna a precisare che “le tendenze attuali sono sottostime del numero reale di infezioni e reinfezioni” da Sars-CoV-2, “come mostrano le indagini sulla prevalenza. Questo è in parte dovuto alla riduzione dei test e ai ritardi nella segnalazione in molti Paesi. I dati presentati possono essere incompleti e pertanto dovrebbero essere interpretati con cautela”, avverte l’agenzia ginevrina che, nel monitorare le variazioni delle tendenze epidemiologiche, ha deciso di effettuare i confronti su intervalli di 28 giorni perché “questo aiuta a tenere conto dei ritardi di segnalazione, ad appianare le fluttuazioni settimanali nel numero di contagi e a fornire un quadro più chiaro rispetto a dove la pandemia sta accelerando o decelerando”.
A livello regionale, negli ultimi 28 giorni i nuovi casi sono diminuiti o rimasti stabili in tutte le regioni Oms (-92% Pacifico occidentale, -65% Sudest asiatico, -62% Europa, -43% Americhe, -27% Africa, -2% Mediterraneo orientale), mentre le nuove morti sono aumentate in tre regioni (+45% Mediterraneo orientale, +21% Africa, +14% Americhe) e diminuiti o rimasti stabili nelle altre tre (-61% Sudest asiatico, -38% Europa, -3% Pacifico occidentale). Per l’Italia, sempre negli ultimi 28 giorni, l’Oms riporta un calo del 66% per i contagi e del 40% per i decessi.
In Cina -96% contagi e -11 decessi – Italia seconda in Europa per entrambi i dati
Negli ultimi…
Fonte www.adnkronos.com 2023-02-09 10:49:24