“Le manovre di rianimazione cardiopolmonare sono fondamentali per il primo soccorso nel caso di arresto cardiocircolatorio. Bisogna preparare le persone a intervenire in maniera corretta. L’obiettivo del progetto di Primo soccorso sportivo defibrillato (PSS-D) della Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI) è formare i cosiddetti operatori sportivi a intervenire nella maniera migliore”, afferma Paolo Marzollo, Coordinatore Corsi di PSS-D dell’FMSI. “Come insistono anche le linee guida internazionali – continua – è fondamentale che le persone sappiano eseguire perfettamente la rianimazione cardiopolmonare, nella quale il defibrillatore riveste un ruolo importante, ma non essenziale. Ormai è noto che il solo uso del defibrillatore è quasi inutile, mentre invece le manovre di rianimazione cardiopolmonare devono essere utilizzate sempre”. (Video)
A tale proposito, “tutti gli sportivi hanno ancora negli occhi l’episodio di Eriksen durante i Campionati europei di calcio dello scorso anno – ricorda Marzollo. Abbiamo visto il giocatore mentre correva dietro al pallone accasciarsi a terra e rimanere immobile. L’iniziale intervento dei medici della squadra e dei suoi compagni è stato piuttosto empirico. Ma quando, dopo meno di un minuto, è intervenuta l’equipe di rianimazione del campo, la catena di sopravvivenza ha funzionato egregiamente: hanno infatti avviato le manovre di rianimazione cardiopolmonare, ovvero il massaggio cardiaco esterno e, infine, hanno applicato il defibrillatore. Dopo poco, il giocatore è stato portato fuori dal campo in barella, ma si era ripreso. Abbiamo poi visto, più tardi, come si è risolta la cosa”. Eriksen, infatti, ha partecipato ai mondiali di quest’anno con la sua nazionale.
“L’episodio Eriksen – ricorda lo specialista – ricorda che anche nello sport l’arresto cardiocircolatorio è presente. Uno studio eseguito in regione Lombardia ha rivelato, in 4 anni, ben…
Fonte www.adnkronos.com 2023-02-10 12:54:21