Non solo sciarpe, scaldacollo e correnti d’aria bandite, la voce si protegge anche a tavola con zuppe, tisane e gargarismi di infusi molto speciali. Gli ingredienti sono il più delle volte semplici: malva, salvia, rosmarino, verdure di stagione e soprattutto ‘l’erba dei cantanti’, l’erisimo, che non si beve ma è la base di sciacqui salva-voce “conosciuti già dagli antichi greci, ampiamente usata da Caruso”, spiega all’Adnkronos Salute Ciro Vestita, già docente di Nutrizione umana e fitoterapia all’Università di Pisa, che dà qualche consiglio di prevenzione e cura naturale agli artisti che si esibiranno a Sanremo la prossima settimana.
“Il primo rimedio – riferisce Vestita autore del libro ‘Piccola farmacia botanica’, un prontuario di fitoterapia appena pubblicato – è la cosidetta ‘erba dei cantanti’, il nome ufficiale è erisimo, usata sin dall’antichità da chi lavora con la voce. Questo perché ha un potere antinfiammatorio ed emolliente sulle corde vocali. Va usato per ‘colluzione’, per fare gargarismi, non va bevuto. Si prepara un decotto e, una volta freddo, si fanno gli sciacqui. Ha un forte potere antiflogistico, è utile anche come prevenzione e può essere tranquillamente utilizzato anche da chi, in questo periodo, ha problemi di abbassamento di voce a causa dei virus invernali in circolazione”.
L’erba regina, però, “rimane sempre la malva. Ha un vantaggio in più, perché oltre ad avere potere antinfiammatorio la si può anche bere. Con un infuso di malva si idratano le corde vocali e si disinfiammano, perché questa erba è ricchissima di mucillagini che sono protettive per le corde vocali”, consiglia Vestita. Per quanto riguarda poi le zuppe e le minestre “uno studio recente ha individuato in salvia e rosmarino una molecola, il carnosolo, che dà una forte capacità antinfiammatoria. Le tisane di salvia e rosmarino, però, non sono gradevoli e potrebbero alzare molto la pressione arteriosa. Meglio allora…
Fonte www.adnkronos.com 2023-02-04 15:43:17