Il mix di anticorpi monoclonali anti-Covid Evusheld* (tixagevimab-cilgavimab) “non è più autorizzato per l’utilizzo negli Stati Uniti fino a nuovo avviso”. Lo ha comunicato l’Agenzia americana del farmaco Fda, che ha rivisto l’autorizzazione all’uso di emergenza Eua del prodotto – impiegato anche in Italia contro Sars-CoV-2, sia in terapia sia in profilassi – decidendo di “limitarne l’uso a quando la frequenza combinata di varianti non sensibili” al mix “è inferiore o uguale al 90%”. I dati, spiega infatti la Fda, indicano come “improbabile” che Evusheld sia attivo contro alcune varianti di Sars-CoV-2 che si prevede siano responsabili di oltre il 90% delle attuali infezioni Covid registrate negli Usa.
Il provvedimento della Fda “impedisce di esporre i pazienti a possibili effetti collaterali di Evusheld come reazioni allergiche, che possono essere potenzialmente gravi, in un momento in cui meno del 10% delle varianti circolanti negli Stati Uniti sono suscettibili al farmaco”, sottolinea l’ente regolatorio Usa.
Dati di laboratorio indicano che “Evusheld non neutralizza le sottovarianti di Omicron BQ.1, BQ.1.1, BF.7, BF.11, BA.5.2.6, BA.4.6, BA.2.75.2, XBB e XBB .1.5”, conferma in una nota l’anglosvedese AstraZeneca, azienda produttrice del medicinale che quindi non risulterebbe efficace contro i nuovi sottolignaggi di Sars-CoV-2 fra cui quelli ribattezzati Kraken, Cerberus e Centaurus. “La Fda ha notificato ad AstraZeneca – informa inoltre il gruppo farmaceutico – che l’agenzia prenderà una decisione sul ripristino dell’autorizzazione di Evusheld se la prevalenza nazionale delle varianti resistenti scendesse al 90% o meno”. Alla luce di questa eventualità futura, “il governo americano – precisa AstraZeneca – raccomanda che tutti i prodotti Evusheld vengano tenuti e conservati correttamente”. Il farmaco resta autorizzato in altri Paesi, inclusi Ue e Giappone.
REPORT AIFA – In Italia continua a calare l’utilizzo degli…
Fonte www.adnkronos.com 2023-01-27 11:24:31