«Purtroppo siamo stati facili profeti con i conti e le mirabilie della sanità di Calabria. Non si governa solo con gli slogan e con i social. I problemi in Calabria sono enormi e le soluzioni, al momento, praticamente inesistenti e non a caso il Tavolo Adduce è stato molto severo con la Calabria e con il commissario Occhiuto, se corrispondono al vero le ultime notizie trapelate dopo l’ultima riunione a Roma».
Così, in una nota, il gruppo Pd in consiglio regionale a proposito dell’ultimo verbale reso pubblico del comitato interministeriale sulla sanità calabrese. «Lo avevamo puntualmente segnalato per tempo in Consiglio e sulla stampa. Ci sono cose importanti che non vanno e che prima o poi presenteranno il conto – prosegue la nota del gruppo Pd -. A partire dai presunti fondi che la Calabria avrebbe avuto in più quando è ormai chiaro a tutti, e al Tavolo Adduce soprattutto, che si trattava di una partita di giro non investita, di fatto, sui Lea che restano al palo. Siamo e restiamo ultimi ed è questo il dato più grave, da noi puntualmente segnalato. Che dire poi di Azienda Zero, zero in tutto e per tutto. Rimane un mistero questa nuova Azienda e ancor di più un mistero chi dovrebbe guidarla. Fatto sta che le gare le deve indire per tutti l’Asp di Catanzaro perché Azienda Zero di fatto non esiste ed è questa una grande anomalia come lo è il superconsulente Profiti. Cosa ha prodotto fin qui il manager per la Calabria? Anche questo lo abbiamo segnalato per tempo, così come non abbiamo mai taciuto sulla vicenda dei medici cubani, pesantemente censurata, ancora una volta, dal Tavolo Adduce. Eravamo e siamo contrari all’arrivo dei medici cubani e non di certo per la loro provenienza dei medici, ma per le procedure messe in atto per il loro reclutamento. E oggi il Tavolo evidenzia ancor di più questi rilievi. Perché non si è investito sugli specializzandi calabresi procedendo alla indizione dei concorsi?».
«Da tempo – affermano ancora i…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2023-01-26 16:29:45